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domenica 13 marzo 2011

Nucleare si, nucleare no.

Sembrava fosse un problema superato. L'allora classe politica aveva dato agli italiani la responsabilità di decidere, e gli italiani lo hanno fatto. Forse spinti dalla crisi atomica sfiorata dalla tragedia di Cernobyl, ma hanno deciso. Ed oggi il mago della politica ripropone lo spettro del nucleare sotto casa, come se non bastassero tutte le altre fonti di inquinamento a creare problemi per la salute.
Prima domanda, ma è necessaria tutta questa enorme produzione di energia per alimentare una società consumistica che sta distruggendo il pianeta? o vogliamo rivedere il nostro inutile stile di vita "moderno".
A chi fa paura l'energia da fonti rinnovabili?
O forse i potenti preferiscono che i sudditi siano solo "stupidi consumatori" vincolati in tutto e quindi anche nel bisogno di energia? pittosto che dare ai consumatori gli strumenti per creare l'energia  illudiamoli che il nucleare è sicuro. Adesso vadano a dirlo alle migliaia di persone che sono state contaminate dalle radiazioni in giappone. Certo un disastro del genere nessuno lo poteva prevedere, ed è proprio qui il problema, questo non è una giustificazione plausibile. Chi realizza questi mostri sa e deve sapere il pericolo che rappresentano, ignorarlo è "Omicidio colposo".
Oppure forse gli interessi economici di alcuni gruppi vengono prima della volontà degli italiani e della salute collettiva. Di seguito uno stralcio di un recente articolo in cui si illustra la situazione cha all'apparenza è paradossale, ma se riflettete un po capirete meglio.
...... "Insomma, dal Governo arriva una nuova spinta al nucleare, proprio mentre il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, difende il recentissimo “decreto ammazza rinnovabili”: «chi lavora nella green economy non deve nutrire timori ingiustificati».
Strano che proprio un imprenditore del suo calibro non capisca l’enorme danno che questa instabilità decisionale stia arrecando al mercato delle rinnovabili. L’hanno invece capito molto bene i grandi contractor interessati alla costruzione delle centrali, da Enel a Edf, almeno loro, staranno festeggiando".
Già ricordiamo tutti le risate che si facevano al telefono la cricca del dopo terremoto per gli affari che si prospettavano per la ricostruzione. Il nucleare non è democrazia dell'energia, è monopolio puro e noi servi dobbiamo dissentire aspramente (ossia ribellarsi)
Non bisogna abbassare la guardia la loro fame di denaro e di potere è insaziabile, è come una droga, non ne possono fare a meno, e noi non siamo altro che stupide pedine per i loro giochi di potere.

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